Cosa sono i sistemi ascendenti e discendenti nella funzione statica?

Cosa sono i sistemi ascendenti e discendenti nella funzione statica?

FUNZIONE ASCENDENTE E DISCENDENTE NELLA STATICA

La fisiologia del tono è conosciuta a grandi linee praticamente da un secolo. Paradossalmente, nella pratica, la fisioterapia sembra totalmente ignorarla. Il solo trattamento del muscolo resta il lavoro sulla sua forza, trattamento che non ha alcuna incidenza sulle unità motrici toniche.

La funzione del tono posturale è di controllare l'equilibrio dei segmenti, di mantenere le instabilità quando sono necessarie, permettere i disequilibri quando sono indispensabili. Questa funzione si esercita naturalmente sui tre piani dello spazio: sagittale, frontale e orizzontale. In ciascun piano, considerando che le instabilità e i disequilibri possono prodursi da un lato o dall'altro, il controllo tonico deve essere il risultato di due tensioni che si oppongono e si equilibrano l'un l'altra, ciò che la fisiologia definisce “una sinergia antagonista”. La statica umana è, secondo le possibilità di movimento dei diversi segmenti, un insieme di sinergie antagoniste sui tre piani dello spazio. Nel tono posturale, non vi sono muscoli isolati.

La funzione statica è costituita da due grandi sistemi riflessi che si completano.

  1. In un sistema ascendente, i segmenti si equilibrano gli uni sugli altri. Questa fisiologia viene definita “equilibrio segmentario ascendente“. Ciascuna instabilità da un lato mette in tensione la formazione tonica opposta. Questa reagisce attraverso un riflesso miotattico tonico per controllare questa instabilità. Ricordiamo a proposito che la contrazione tonica è l'aumento di una tensione che già esisteva. Le unità motrici toniche sono in attività 24 ore su 24.
  2. Se la funzione statica fosse fatta solo dall'equilibrio segmentario ascendente, saremmo delle persone rigide incapaci di adattarci alle circostanze della vita. Ciò non accade. Infatti gli spostamenti su suoli disuguali e non sempre orizzontali, i movimenti segmentari nello spazio di cui necessitano tutti i nostri gesti, modificano ininterrottamente i due elementi di tutto l'equilibrio: la base di sostegno e la posizione del centro di gravità al di sopra della base. Essi non solo provocano delle instabilità, ma spesso queste instabilità segmentarie sono indispensabili alla compensazione dei disequilibri inevitabili. La buona statica esige che tutto questo insieme articolato, che è il corpo umano, si armonizzi globalmente in queste situazioni. Abbiamo definito questa armonizzazione: “l'adattamento statico discendente“.

Questa armonizzazione discendente ha come punto di partenza la posizione della testa o, più esattamente, i suoi due imperativi statici: la verticalità e l'orizzontalità dello sguardo. Questi due imperativi sono protetti da dei riflessi emessi dai tre grandi sistemi centrali: i riflessi d'appoggio dei piedi detti di Rademaker che controllano la posizione della testa nel cammino, i riflessi labirintici che controllano i movimenti della testa e la sua posizione in rapporto alla gravità, i riflessi oculomotori che controllano l'orizzontalità dello sguardo. Si tratta in questo caso di riflessi lunghi, molto elaborati che modificano l'insieme della tonicità posturale per mantenere la posizione della testa malgrado le instabilità e i disequilibri necessari. L'agente motore di questa armonizzazione è: “la fusimotricità Gamma statica”.

Prossimamente esamineremo la patologia di questa tonicità posturale.

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